Cosa sono le fobie?
Sono delle paure irrazionali legate ad uno stimolo specifico. Questi stimoli possono essere degli oggetti, degli animali, alcune persone o delle situazioni.
Portiamo degli esempi. Potrei avere paura degli aghi, dei cani, dei gatti, degli insetti; potrei avere paura di alcune situazioni sociali come ad esempio stare in mezzo alla gente, oppure paura di parlare in pubblico; potrei avere paura degli spazi chiusi, come ad esempio di prendere l’ascensore o addirittura degli spazi aperti come la paura delle grandi piazze.
Poi ci possono essere delle fobie legate ad alcune modalità, ad esempio avere una reazione di panico di fronte a qualcuno di molto aggressivo o a qualcuno di molto autoritario.
Il punto centrale è che succede qualcosa dentro il soggetto nel momento in cui c’è uno stimolo che la persona ritiene e percepisce come fobico: ad esempio di fronte all’insetto che ci spaventa ci si blocca completamente oppure si scappa via. La reazione di blocco può essere addirittura caratterizzata da un attacco di panico.
Come mai ci sono le fobie?
I motivi sono diversi.
Facciamo degli esempi. Prendiamo in considerazione la paura di volare con l’aereo; può arrivare una persona in studio che dice: “Io sono qui perché voglio risolvere la mia paura di volare con l’aereo. È un grandissimo problema perché lavoro all’estero e tutte le volte che sto per salire in aereo ho degli attacchi di panico; devo prendere delle medicine e fare degli sforzi pazzeschi”. Ammettiamo che questa persona abbia 40 anni, la prima domanda da farle in assoluto è :“Da quando hai questa fobia?”. Se la persona risponde: “Da due anni, prima non l’avevo”; questo è un dato molto interessante e la domanda successiva da porle sarà: “Due anni fa ti è successo qualcosa su qualche aereo? Per caso ti sei spaventato per un atterraggio, o per una tempesta? Cosa ti è successo due anni fa?”. Ammettiamo che la persona dica che c’è stato un atterraggio difficoltoso mentre era sull’aereo e da quel momento ha sempre paura che questo ricapiti o che accada qualcosa di peggio.
A volte il trauma da superare è legato all’età infantile; in questo caso la fobia potrebbe esserci da sempre.
In questo caso si usano delle tecniche per sciogliere quel trauma, quella memoria che per la persona è diventata troppo condizionante. Si affronta il trauma e si scioglie così la persona vive poi liberamente l’idea di volare con l’aereo.
Ammettiamo ora invece che la causa sia un’altra; la persona dice: “È da due anni che ho paura di prendere l’aereo, non l’ho mai avuta prima e non mi è successo niente. Ogni volta che ho viaggiato in aereo, l’ho sempre fatto con tranquillità, però ad un certo punto non sono più riuscito ad essere tranquillo stando in aereo.”. Questo inizia ad essere un dato estremamente interessante, la domanda da porgli sarà: “Cosa è cambiato nella tua vita due anni fa? Cosa è cambiato dal punto di vista personale, professionale o relazionale?”. Un esempio potrebbe essere che il luogo di lavoro, due anni fa, si sia modificato nelle sue dinamiche e nelle sue mansioni aumentando le richieste e le aspettative portando l’individuo a viverle in maniera troppo costrittiva; questo senso di chiusura e soffocamento potrebbe essersi attivato nell’aereo, come fosse una metafora (luogo chiuso da cui non posso uscire come il lavoro). L’aereo può diventare un posto vissuto in modo costrittivo e senza via d’uscita dal momento in cui il luogo di lavoro è diventato troppo opprimente e richiedente. La stessa cosa potrebbe succedere nel momento in cui una relazione inizi ad essere vissuta in modo soffocante e limitante.
La relazione costrittiva o il lavoro costrittivo, quindi sono i veri problemi da affrontare non la fobia dell’aereo. In realtà, la fobia dell’aereo andrebbe interpretata come un segnale che indica qualcosa che non funziona più bene nella vita del soggetto che la prova. Seguendo questo esempio, il soggetto dovrebbe capire che il vero problema è che si sente costretto all’interno di quel lavoro o di quella relazione. Una volta risolto quell’aspetto, la fobia dell’aereo in automatico andrà via.
Fobie ereditate
C’è un altro caso che può essere importante: la persona potrebbe dire: “Io ho sempre avuto paura dell’aereo”, altro aspetto molto interessante, significa che ha la fobia da quando era piccola. Allora potrebbe essere che sua mamma, suo papà o qualcuno di molto significativo nella sua vita gliel’ha decisamente trasferita quindi la persona ha “copiato” questa paura, l’ha interiorizzata dopo averla “vista” in qualcuno caro a lei: questo adulto ha esplicitato più volte la paura dell’aereo attraverso gesti, parole o comportamenti. Di conseguenza il bambino ha assorbito e ha ereditato quella fobia in una fase dove si ha poca capacità di discernimento, che va dagli 0 ai 10 anni.
Questo è ciò che può succedere; a seconda di quella che è la causa si interviene tecnicamente con degli strumenti e degli esercizi oppure con un processo di consapevolezza e cambiamento.
Se la causa invece è vecchia, come nel caso delle paure ereditate, occorrerà trovare un modo per potersi staccare da quel modello.